Mondo Lavoro

Antinfortunistica: le norme da rispettare sui luoghi di lavoro

Con il termine antinfortunistica si intende la prevenzione degli infortuni sui luoghi di lavoro. Negli anni sono state diverse le norme emanate per salvaguardare la salute dei lavoratori, minimizzare il rischio e quindi gli infortuni e garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro.

I prodotti antinfortunistica Würth sono fondamenti per lavorare in sicurezza.

Le norme sulla sicurezza sui luoghi di lavoro

Attualmente in Italia le norme vigenti in materia antinfortunistica sono le seguenti:

  • articolo 41 della Costituzione Italiana per cui l’iniziativa economica deve svolgersi in modo da non recare danni alla libertà, alla dignità, alla salute e alla sicurezza umana;
  • articolo 2087 del codice civile che oltre a ribadire quanto riportato nella Costituzione pone l’attenzione sull’obbligo da parte del datore di lavoro di tutelare l’integrità psicofisica del lavoratore;
  • DPR del 30 giugno 1965 n. 1124 in materia di infortuni sul lavoro;
  • decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, denominato anche Testo Unico 81/08 sulla sicurezza sul lavoro, che pone l’obbligo di valutare i rischi sul luogo di lavoro, realizzare un programma di misure preventive, eliminare e/o ridurre i rischi, controllare lo stato di salute dei lavoratori e formare e informare gli stessi in merito ai potenziali rischi, nello stesso sono comprese inoltre le eventuali sanzioni per inadempimento;
  • decreto Legislativo 23 aprile 2004, n. 124, sulla riorganizzazione delle funzioni ispettive.

Il decreto 81/2008

Il decreto 81/08 costituisce quindi la normativa antinfortunistica, consta di 13 articoli che contengono disposizioni generali riguardanti i luoghi di lavoro, le attrezzature e i dispositivi di protezione individuale che i lavoratori sono tenuti ad indossare per lo svolgimento dell’attività lavorativa. La normativa di riferimento è alquanto complessa poiché deve tener conto di tutti i settori lavorativi e al tempo stesso è in continuo aggiornamento per uniformarsi all’evoluzione stessa del lavoro.

La normativa vigente, perseguendo il fine della sicurezza dei lavoratori stabilisce che non è consentito al lavoratore rimuovere i dispositivi di protezione. Non può pulire, manutenere o riparare macchine e macchinari in azione o in movimento, se fosse strettamente necessario può farlo solo dotandosi delle opportune misure di prevenzione.

Tutti i macchinari presenti e utilizzati sul luogo di lavoro devono essere sottoposti a manutenzione costante. Eventuali componenti pericolose dei macchinari, quali per esempio lame o sostanze dannose, devono essere ben custodite e protette.

Infine il datore di lavoro è ritenuta la persona responsabile di adeguare macchinari e impianti nonché colui che deve valutare i rischi e deve inoltre fornire ai lavoratori gli strumenti necessari per far fronte a varie ed eventuali situazioni di emergenza.

Dispositivi di protezione individuale per i lavoratori

Sebbene ogni tipo di lavoro prevede specifiche misure, norme comportamentali, misure preventive e dispositivi di protezione individuale (DPI) in merito a questi ultimi è possibile riassumerli nei seguenti:

  • guanti di protezione
  • dispositivi di protezione per l’udito
  • occhiali protettivi
  • maschere di protezione per le vie respiratorie
  • dispositivi di protezione per la testa
  • scarpe antinfortunistiche.

Chi deve comprare i DPI per i lavoratori?

Un concetto ampiamente rimarcato nel decreto 81/08 è l’obbligo da parte del datore di lavoro di fornire i dispositivi di protezione individuale e il necessario equipaggiamento ai lavoratori, assumendone quindi anche i costi.