Mondo Lavoro

La professione dell’ avvocato croce e delizia: quello che non si vede nei film

Molte pellicole e molti legal drama hanno distorto la realtà sul lavoro degli avvocati. Ma è davvero così?

Entra e scopri la professione dell’avvocato. Ammettilo, hai visto Suits e vuoi anche tu diventare miglior avvocato penalista Roma, Milano o in una grande città e diventare un fanatico di abiti sartoriali e avere una vita mondana. Ma sei sicuro che la professione di avvocato sia così una passeggiata? Di certo non basterà di avere Al Pacino nei panni del diabolico John Milton, meglio conosciuto come Lucifero (ops! Spoiler), come nel film “L’avvocato del diavolo”

Gli studi

Partiamo dalle basi, sei appena uscito dal liceo, fai una ricerca veloce su internet ed ecco la prima epifania:

IL PIANO DI STUDI DI SCIENZE GIURIDICHE NON È PROPRIO IL CARNEVALE DI RIO! Ma ancora non sai cosa ti aspetta e ti iscrivi, segui le lezioni e acquisti il tuo primo libro di codice penale e non è proprio rassicurante dato che pesa più di tuo cugino di due anni. Prepari il tuo esame, giorno per giorno, settimane per intere settimane e la curva che riguarda la tua vita sociale assomiglia di più ad un elettroencefalogramma piatto e le tue estati sono ridotte a pochi bagni a mare durante i quali sei costretta a portare i tuoi libri sotto l’ombrellone e mentre cerchi di far asciugare il tuo costume ti costringi a finire il capitolo.

Fine del capitolo, alzi lo sguardo e ti rendi conto che il sole è tramontato. Ahia, era un po’ lunghetto questo capitolo eh! Dopo i tre anni, gli amici della tua comitiva iniziano a laurearsi e tu, frustrata, chiedi a tutte le divinità esistenti (comprese quelle indiane e soprattutto il Prodigioso Spaghetto Volante pastafariano) di riuscire a recuperare qualche esame arretrato e forse in due anni puoi raggiungere il traguardo tanto ambito.

Traguardo raggiunto, Laurea conseguita e adesso?

Bene, la tanta agognata Laurea quinquennale è stata raggiunta, metti il piede fuori dal tuo Ateneo e ti ripeti “Non farò più un esame in vita mia, nemmeno quelli del sangue!” Risposta sbagliata mio caro/a, non sei che a metà dall’opera. La parte più ansiosa e noiosa viene proprio adesso: l’esame di stato e il praticantato. L’esame di Stato consiste in un esame composto da tre prove scritte ed una orale: le tre prove scritte riguarda il diritto civile, il diritto penale ed infine la redazione di un atto giuridico mentre quella riguarda ha un ampio bagaglio di possibili domande che possono riguardare: deontologia forense, diritto civile, diritto penale, diritto processuale civile, diritto processuale penale.

Ma, nel 2019,  il Ministero ha deciso di fare un regalo agli aspiranti avvocati ovvero ha aggiunto due materie a scelta che vanno ad aggiungersi a quelli già stabiliti negli altri anni ed è possibile scegliere tra: diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto comunitario, diritto internazionale privato, diritto tributario, diritto ecclesiastico, ordinamento giudiziario e penitenziario. Con questo non voglio scoraggiarti, perché se hai la motivazione e sei pronto/a al sacrificio puoi affrontare tutte le difficoltà che si possono presentare in un lavoro che può togliere parecchie soddisfazioni. Ci vogliono tanti sacrifici, sudore ma ricorda: “fai quello che ami e non lavorerai un solo giorno della tua vita” In bocca al lupo ragazzi!