Normativa

Normativa ATP e trasporti alimentari? Ecco di che cosa si tratta

Trasporto in cisterna

In che modo è possibile garantire ai consumatori la sicurezza dei prodotti alimentari che comprano e gli standard di qualità più elevati? Una strada è rappresentata dalla tracciabilità dei prodotti, che costituisce uno dei principi base del pacchetto igiene. Lo si legge nel Regolamento Europeo 852/2004, che specifica come la rintracciabilità degli alimenti nell’intero percorso della catena alimentare sia da considerare indispensabile perché possa essere garantita la sicurezza degli stessi. L’uso di tecnologie moderne offre un valido aiuto in questo senso, grazie a innovativi sistemi di telecontrollo e di tracking che assicurano il monitoraggio delle condizioni in cui vengono trasportate le merci deperibili in tempo reale.

Chi trasporta i prodotti alimentari

Il trasporto degli alimenti destinati all’alimentazione umana è un’attività al tempo stesso delicata e importante. Lo sanno bene i professionisti di Pianelli Trasporti, un’azienda italiana che merita di essere considerata un’eccellenza in questo campo. L’impresa, che si dedica al trasporto in cisterna su gommadi caffè, zucchero, semole di grano duro e farina, mette a disposizione della clientela soluzioni progettate e sviluppate con cura per assecondare ogni tipo di richiesta. Una particolare attenzione viene destinata alla scelta dei mezzi di trasporto e alle cisterne su cui vengono caricate le merci: esse sono realizzate con materiali specifici e con leghe adatte a entrare a contatto con i prodotti alimentari.

Le normative del settore

I consumatori attenti a ciò che finisce sulle loro tavole hanno buoni motivi per chiedersi in che modo viene trattato, conservato e trasportato il cibo che comprano al supermercato, ma anche quello che mangiano in pizzeria o al ristorante. Risulta fondamentale il rispetto di determinati parametri nel trasporto e nel viaggio che gli alimenti compiono dal produttore al distributore. I formaggi e il latte, ma anche la frutta e la verdura, senza dimenticare ovviamente il pesce e la carne: sono tutti esempi di alimenti deperibili che, in quanto tali, richiedono il rispetto di particolari condizioni per la loro conservazione e il loro trasporto. Servono, insomma, dei veicoli speciali, vale a dire dei mezzi che siano allestiti ad hoc per consentire il trasporto a temperatura controllata.

La normativa ATP

Il problema è che le regole da seguire per un certo prodotto non valgono per un altro: insomma, i legumi vanno conservati e trasportati in condizioni diverse rispetto alla carne, giusto per fare un esempio. Ma non è tutto: anche tra le carni è necessario tenere conto di ogni specificità: le carni rosse richiedono temperature differenti dalle carni bianche, che a loro volta non possono essere messe insieme con la selvaggina, e così via. La normativa di riferimento che tutti gli operatori dell’ambito alimentare sono tenuti a conoscere e a rispettare viene identificata con la sigla ATP, che è l’acronimo di Accord Transport Perissable.

Chi aderisce alla normativa ATP

La ATP è una normativa di carattere internazionale attraverso la quale vengono definite e regolate le condizioni in cui gli alimenti deperibili devono essere trasportati: come noto, infatti, per essi è necessario che venga rispettata la cosiddetta catena del freddo. La normativa in questione è nata nel 1970, in seguito a un accordo richiesto con decisione dall’Onu e dalla Commissione economica per l’Europa. Oltre all’Italia, l’accordo coinvolge Paesi come la Polonia, il Regno Unito, la Francia, la Germania, i Paesi Bassi, la Repubblica Ceca, il Belgio e la Svizzera, giusto per menzionare i più importanti. Aderiscono, inoltre, alcuni Stati non europei come gli Usa e il Marocco.

Perché la normativa ATP è tanto importante

La normativa ATP è di fondamentale importanza perché in primo luogo identifica gli alimenti deperibili e stabilisce quali sono le temperature a cui essi devono essere trasportati, sia nel caso di viaggi su rotaia, sia nel caso di viaggi su strada (ma anche per le tratte via mare inferiori ai 150 chilometri). Inoltre, definisce le classi dei veicoli che possono e devono essere impiegati per trasportare le merci alimentari. Infine, specifica le regole che devono essere seguite per gli allestimenti refrigerati e isotermici.