Mondo Lavoro

Energy Manager: ruolo, compiti e requisiti

Energy Manager

La sostenibilità delle aziende è un argomento che rientra tra le tendenze di questi ultimi anni e l’Energy manager rappresenta una delle figure professionali sempre più richieste sul mercato del lavoro. 

L’Energy Manager è una figura professionale presente in tutti i segmenti produttivi per far fronte alle sfide della sostenibilità e della transizione energetica all’interno di un’azienda. Il suo compito è quello di supportare e offrire un valore aggiunto alle decisioni aziendali nelle politiche e nelle azioni legate all’energia. 

Solo nel 2019, sono stati quasi 3.000 gli Energy Manager assunti nelle aziende, nominati sia da soggetti obbligati che da soggetti non obbligati. Un trend in forte crescita che, da ben 6 anni, sta conquistando il mercato del lavoro. Rispetto alla Pubblica Amministrazione, le industrie rappresentano la percentuale di nomine volontarie più alta, circa il 15%. 

Energy Data Management: in cosa consiste

Il termine Energy Data Management rappresenta l’ampio concetto di risparmio energetico, si parla di Energy Management nell’ambito di ottimizzazione dei consumi energetici attraverso la conoscenza dettagliata delle dinamiche di consumo all’interno di un’organizzazione. 

Grazie all’accurata raccolta dei dati inerenti ai consumi energetici, l’Energy Manager studia accuratamente soluzioni personalizzate con l’obiettivo di generare un risparmio energetico reale e misurabile per l’organizzazione per cui lavora.  

Si può definire, dunque, Energy Data Management tutte quelle operazioni finalizzate alla gestione e ottimizzazione dei dati energetici tramite la raccolta, l’analisi e la loro traduzione in soluzioni pensate sulle esigenze del committente. 

Dal 9 gennaio 1991, tutti gli edifici devono essere dotati di un attestato di certificazione energetica e le imprese, con consumi di energia superiori alla soglia indicata nel DL n. 10, abbiano nel proprio organico un Energy Manager. In particolare, sono obbligate alla nomina dell’Energy manager tutte le imprese industriali che hanno un consumo di energia globale annuo superiore alle 10.000 tonnellate equivalenti di petrolio e le imprese terziarie con un consumo superiore alle 1.000 tep.

Energy Manager: quali sono i suoi compiti

La figura dell’Energy Manager rappresenta il cuore pulsante dell’ Energy Data Management. Si tratta di uno specialista che si dedica alla collaborazione con organizzazioni come imprese, enti privati e pubblici, volta ad analizzare, monitorare e ottimizzare l’utilizzo dell’energia da parte dei committenti. 

L’Energy Manager non ha come obiettivo solo il conseguimento di un risparmio economico effettivo ma anche il raggiungimento di benefici energetici e ambientali. Questa figura professionale è possibile trovarla all’interno di organizzazioni strutturate e di norma è alla guida di un team ben definito. 

All’interno delle imprese, solitamente, l’Energy Manager si occupa di svolgere una consulenza grazie alle sue competenze e al proprio know-how che gli permette di individuare la migliore soluzione di gestione energetica e di ottimizzare la performance e l’efficienza energetica.

Riassumendo, l’Energy Manager deve:

  • Conoscere i consumi aziendali, mediante la redazione di diagnosi energetiche e l’individuazione di indicatori di consumo specifico;
  • Ridurre gli sprechi e le dispersioni di energia o recuperando le perdite;
  • Ottimizzare la trasformazione dell’energia;
  • Migliorare la gestione di impianti ed edifici ed i comportamenti del personale nell’utilizzo dell’energia;
  • Monitorare l’andamento dei consumi energetici;
  • Offrire consulenza durante l’acquisto di energia sul mercato per ottenere le migliori condizioni economiche possibili.

La Federazione Italiana per l’uso razionale dell’energia (FIRE), cura la raccolta e la gestione delle nomine dell’energy manager nell’ambito della Convenzione con il Ministero dello Sviluppo Economico.

I requisiti per lavorare come Energy Manager

Per diventare un Energy Manager bisogna avere delle competenze riguardo i processi di produzione dei beni e dei servizi, dimostrare di avere un’approfondita conoscenza delle tecnologie idonee a conseguire un uso razionale dell’energia. 

La figura professionale in questione si deve interfacciare quotidianamente con diverse funzioni aziendali, per acquisire informazioni sull’andamento effettivo dei fabbisogni energetici dei processi aziendali. Per questo motivo, l’Energy Manager deve avere un:

  • Bagaglio di competenze tecniche ed  IT;
  • Ottima conoscenza del mercato energetico;
  • Ottima capacità di valutazione economica;
  • Dimestichezza con la contrattualistica e conoscenze di organizzazione aziendale.

E’ richiesta una buona capacità comunicativa e in particolare il saper esporre in termini semplici i concetti tecnici. Deve necessariamente essere una persona in grado di confrontarsi con operatori dei più svariati settori e, allo stesso tempo, deve far valere la sua strategia energetica. Un Energy Manager di successo ha una personalità dinamica e intraprendente, si aggiorna costantemente sulle novità del settore e ama essere preparato. 

Quanto guadagna un Energy Manager

Secondo quanto riportato dal FIRE (Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia), in media questa figura professionale guadagna dai 30.000 ai 60.000 euro annui, che variano in base agli anni di esperienza. Un Energy Manager che lavora nel campo dei Green Job, attualmente arriva a guadagnare anche 90.000 euro annui. 

Mise: con la nota esplicativa del 2014 specifica ulteriori dettagli sugli Energy Manager

La nota esplicativa del MiSE del 2014, nello specifico si tratta di una circolare ministeriale, specifica quali sono i soggetti obbligati alla nomina dell’Energy Manager, quali sono le metodologie di valutazione dei consumi energetici e di comunicazione degli stessi e quali sono i soggetti non obbligati. 

Inoltre, la circolare specifica quali sono le funzioni di questa figura professionale, in particolare la funzione di supporto al decisore in merito al miglior utilizzo dell’energia nella struttura di sua competenza e la funzione di responsabile nelle grandi strutture. 

Processo di Energy Data Management: come si svolge 

Quando un’organizzazione, come un’impresa, si rivolge ad un’azienda esterna per ottenere un processo di Energy Data Management, questa si occupa di affidare un Energy Manager che supporti il cliente nella realizzazione dei sistemi EMS (Energy Monitoring System).  

L’Energy Manager, insieme ad un team di esperti, provvederà a: 

  • Raccogliere i dati relativi alla gestione energetica dell’azienda;
  • Analizzare i dati;
  • Studiare e progettare un sistema EMS personalizzato in base alle esigenze dell’azienda, come i processi, le risorse e gli obiettivi produttivi. 
  • Implementare la configurazione del software;
  • Collaudare il sistema EMS;
  • Supportare il cliente nell’analisi dei dati e nella configurazione degli indicatori per il monitoraggio dell’energia.

Tutti i sistemi di monitoraggio dei vettori e degli indicatori energetici fanno riferimento sia all’energia termica che a quella elettrica, ai fondamentali parametri ambientali che sono unici per ogni azienda e che possono influire, anche se sensibilmente, sui consumi energetici.