Idee imprenditoriali

Come diventare un consulente di viaggi

Quello del consulente di viaggi è una nuova figura lavorativa che nasce dall’evoluzione dell’agente di viaggio tradizionale.

Il mondo del travel evolve continuamente e oggi sono sempre di più i viaggiatori che cercano una consulenza specializzata che non si limiti alla vendita di pacchetti preimpostati, ma tenda alla creazione non di un viaggio qualsiasi ma del loro viaggio ideale.

Cosa lo accomuna e cosa lo rende diverso dal suo predecessore? Il consulente di viaggi, supportato dalla moderna tecnologia, lavora in piena autonomia e flessibilità, in modalità di smart working, completamente libero dai tempi rigidi e dalle spese fisse che richiedono le agenzie. Inoltre ha un rapporto diretto con il suo cliente, ne conosce le passioni e costruisce il suo viaggio ideale senza gli schemi tradizionali del viaggio già organizzato. Inoltre lo “accompagna” virtualmente nei suoi viaggi intorno al mondo e lo sostiene nelle difficoltà. In comune con l’agente viaggi ha un’elevata conoscenza del mondo e dei canali travel, la passione per i viaggi, l’aggiornamento continuo e grandi doti di problem solving.

Quindi: cosa fa il consulente di viaggi?

Il consulente organizza viaggi su misura per il suo cliente, come una sarta un abito. Pensa ad ogni dettaglio:

  1. Documenti richiesti, eventuali visti e vaccinazioni richieste o consigliate
  2. Itinerario dettagliato
  3. Trasporti
  4. Noleggio auto
  5. Strutture ricettive
  6. Ristorazione
  7. Biglietti di musei, organizzazione di visite guidate, partecipazione ad attività, prenotazione di eventi ed escursioni
  8. Assicurazioni
  9. Varie ed eventuali: non c’è limite ai desideri dei propri clienti

Il consulente è con il suo cliente prima del viaggio ascoltandone i bisogni ed organizzando l’intero tour, mentre sta viaggiando, supportandolo in ogni sua necessità e risolvendo gli eventuali problemi e dopo, in un rapporto continuo che non si esaurisce a viaggio terminato. Gestisce autonomamente il suo portafoglio clienti.

I requisiti per diventare consulenti di viaggio?

La passione per il travel, la conoscenza delle lingue straniere più importanti, la capacità di ascolto e la propensione al problem solving sono essenziali per intraprendere questo percorso, ma da sole non bastano.

L’adesione ad un network che si occupi della formazione iniziale e continua è senz’altro il miglior modo per affrontare la questione.

Uno dei network più attivi sul campo è Toko4You. Il network si occuperà della formazione, dell’affiancamento e del sostegno nel consolidamento del portafoglio clienti.

Un punto fermo da cui parte il network è che la parola improvvisazione non fa per il consulente di viaggi. L’enorme importanza che viene attribuita sia alla formazione e all’affiancamento che all’organizzazione di una struttura interna di digital marketing dedicata al turismo dimostrano la grande importanza che il network attribuisce creazione della professionalità dei propri consulenti partendo dal presupposto che il successo dei consulenti coincide con il successo dell’intero gruppo.

Come si passa da agente di viaggio a consulenti di viaggio?

Diventare un buon consulente di viaggio dopo anni di agenzia viaggi non è automatico, ma è certo che l’esperienza acquisita nel settore può essere di enorme aiuto.

Un consiglio che viene dato a chiunque decida di cambiare lavoro o approccio al lavoro è quello di sviluppare la capacità di autocritica: in altre parole occorre saper mettere in discussione sé stessi, le proprie competenze e il proprio modo di lavorare. Quello che si è imparato fino ad ora può aiutare molto ma non deve essere un freno alla propria volontà di continuare ad imparare.

Un giusto approccio per iniziare può essere quello di farsi alcune domande come: sono disposto a modificare il mio approccio al mondo del travel? Voglio trasformarmi da venditore di viaggi organizzati a creatore di un viaggio personalizzato? Voglio un lavoro più flessibile e sono disposto, se necessario, a spostarmi per recarmi personalmente dai clienti? Sono naturalmente disposto all’ascolto e all’empatia, ovvero ad immedesimarmi nei gusti e preferenze del mio cliente?

Se la risposta a queste domande è sì, i tempi per cambiare sono maturi e si può passare alla scelta del network a cui affidare la propria formazione.